Davvero significativa l’esperienza in atto presso la scuola primaria piemontese Don Milani del Primo Circolo di Rivoli che vede coinvolti alunni ed insegnanti della classe 5° A in un percorso di studio denominato “Un computer per ogni studente” basato sull’impiego di ultraportatili a basso costo JumPC di Olidata. L’aspetto innovativo del progetto è bene spiegato dalle parole di Paola Limone, una delle insegnanti coinvolte nella sperimentazione.
Ciò che differenzia il nostro progetto da altri percorsi realizzati con i computer nelle scuole è la possibilità rendere le tecnologie digitali di comunicazione un elemento davvero importante per la facilitazione degli apprendimenti. Ogni allievo, avendo il suo pc portatile, sarà guidato ed invitato ad usarlo nelle attività didattiche e nei diversi campi di conoscenza. Il lavoro di preparazione del “kit didattico” (scelta dei siti autorizzati per la navigazione, scelta dei software didatticamente utili da installare) è un altra importantissima novità. Non è la macchina a fare scuola, è sempre il docente che prepara percorsi didattici in base alle esigenze curricolari della propria classe. L’insegnante ha però bisogno di poter progettare attività e percorsi su computer che siano già ampliamente arricchiti di risorse e che garantiscano sicurezza e poca manutenzione. Abbiamo notizie che in questi mesi, in altre classi di scuole italiane, si iniziano ad usare computer per ogni bambino. Purtroppo non si hanno notizie circa preparazione che è stata fatta per le macchine nè su ciò che i docenti hanno progettato di fare in classe. Il valore della condivisione delle esperienze è a nostro parere fondamentale, soprattutto in casi di esperienze pilota come queste. La replicabilità di quanto da noi progettato e la disponibilità a mettere in rete per tutti il materiale da noi prodotto e il resoconto delle esperienze rende la nostra proposta partticolarmente importante per tutti coloro che vorranno sperimentare percorsi simili. Ci auguriamo che in futuro si creino reti tra scuole interessate da sperimentazioni simili, per poter cooperare al fine di migliorare l’offerta formativa. [Continua a leggere – Via Innovascuola] ...
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