L’ hate speech, ovvero la diffusione online dei discorsi di istigazione all’odio nei confronti di una persona o di un gruppo di persone a causa della loro origine nazionale o etnica, colore, lingua, religione, disabilità, sesso, genere o altra caratteristica o status, è un fenomeno che sta salendo alla ribalta delle cronache e sta coinvolgendo sempre più i giovani. La scuola, attraverso l’educazione ai media, l’educazione interculturale e la partecipazione attiva degli studenti, può e deve aiutare i ragazzi e le ragazze a prendere consapevolezza del discorso d’odio.
Per dare un aiuto concreto agli insegnanti nell’affrontare questo tema/problema, il Centro Zaffiria e l’Associazione COSPE hanno ideato e realizzato un modulo didattico composto da 13 unità, ricco di percorsi flessibili e adattabili. Il modulo, frutto di un’iniziativa realizzata nell’ambito del progetto europeo “BRICkS – Costruire il rispetto su internet combattendo l’hate speech”, è liberamente scaricabile a questo indirizzo.
“BRICkS – Costruire il rispetto su internet combattendo l’hate speech” è un progetto europeo mirato a contrastare la diffusione dell’ hate speech attraverso la media education e il coinvolgimento attivo dei fruitori e produttori di contenuti sul web. Nasce nel 2014, da un’esperienza condotta in Italia dalla ONG Cospe e dal Centro Zaffiria, condivisa con organizzazioni in Germania, Repubblica Ceca, Spagna e Belgio e sostenuta dal programma “Diritti Fondamentali e Cittadinanza” dell’Unione Europea. L’obiettivo è quello di esplorare le opportunità di dialogo interculturale sul web. Il progetto non è rivolto solo agli utenti ma anche ai professionisti dei media, che affrontano le sfide dell’informazione digitale.
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