Quest’anno mi sto cimentando con la mia classe nella realizzazione di schemi e mappe allo scopo di migliorare il metodo di studio. L’occasione è stata data dalle ricerche di gruppo realizzate sia in storia che in geografia. Ho scelto di sperimentare due software gratuiti,
Freemind e IHMC CmapsTools, il primo preposto alla creazione di mappe mentali e il secondo dedicato a quelle concettuali. Come prima cosa, ho puntato a far comprendere ai bambini la differenza esistente tra mappe mentali e concettuali invitandoli a comparare esempi di mappe realizzate con i due software. Dal confronto è nata un’ interessante riflessione sui blocchi della mappa, distinti in nodo centrale (o concetto radice)-nodo padre-nodo figlio, e sulle loro relazioni.
Per quanto riguarda Freemind, mi sono limitato a spiegare agli alunni le procedure relative alla creazione e all’inserimento dei nodi. Devo dire che le funzioni base sono state apprese dai bambini abbastanza velocemente
Ho scelto di dedicare più spazio alla spiegazione delle funzioni di IHMC CmapTools, programma per sviluppare e visualizzare via rete mappe concettuali, realizzato dall’Institute for Human and Machine Cognition dell’Università della West Florida. Seguite questo tutorial per scaricare ed installare il programma. Qui invece trovate degli screencasts (videoclips) che mostrano, attraverso l’uso di filmati flash, le funzioni base del programma.
Benchè questo software sia concepito per la costruzione di mappe concettuali, ho scelto di adattarne l’utilizzo per creare una semplice mappa mentale “attiva” (ipertestuale), sfruttando la funzione di inserimento di immagini e collegamenti a pagine html. L’impiego della lavagna multimediale, nell’atto di costruzione della mappa, ha dato ai bambini la possibilità di sperimentare in modo attivo alcune funzionalità del programma, in particolare, quella riguardante l’importazione dei documenti della ricerca (i fogli di word salvati in html e le immagini) all’interno dei singoli nodi della mappa.
CmapTools presenta delle funzioni avanzate descritte in questa guida. Per ulteriori informazioni vi rimando alla descrizione del “Progetto World Wide Maps “.
Cliccando qui si accede direttamente ad uno dei server pubblici IHMC che ospitano svariati modelli di mappe concettuali create da utenti di un po’ tutto il mondo. Entrando nelle varie cartelle si possono consultare le mappe (se si ha l’autorizazzione, naturalmente). Per CmapTools viene richiesta una registrazione (nome, organizzazione, email, ID Utente, password) in quanto il software offre all’utente la possibilità di pubblicare le mappe realizzate, trasferendole ai Server di IHMC CmapTools, e di renderne libero o riservato l’accesso. La mappa creata dai miei alunni si può raggiungere in due modi: cliccando qui o seguendo una procedura a programma installato (clicca sul pulsante “Server di Cmap” posto sulla barra laterale a sinistra, quindi su “IHMC Public Cmaps”; scorri la lista delle cartelle fino a trovare “Scuola Segantini Arco”; entra nella cartella, clicca su “Mappa Italia” e quindi su “Italia”).
Altri software che ho sperimentato e che ritengo validi sono Mindmanager (mappe mentali), Inspiration (mappe mentali e concettuali), Knowledge Manager (mappe concettuali – quest’ultimo dotato di sintesi vocale) … l’unico loro “difetto” è di non essere gratuiti! Cliccando sulle anteprime qui sotto si possono vedere alcuni esempi di mappe realizzate con i programmi sopra citati.
Non mi resta che augurarvi … buone mappe!
Antonio
antonio dice
Riporto uno stralcio della email speditami dal prof. Guastavigna, nella quale sono riportate delle riflessioni riguardanti il documento a cui mi sono riferito nello scrivere l’articolo "Lavorare con le mappe".
"…nel dossier vi è lo stesso errore: dopo aver abborracciato due parole sul principio associativo delle mappe mentali, cade nella metafora padre-figlio che introduce invece un principio gerarchico. Le due cose NON coincidono sul piano logico."
"Le mappe concettuali sono proposizionali, per
cui la sola forma di connessione ammessa è un verbo al presente indicativo, che consenta di dare alla struttura concetto-relazione-concetto la forma di
un’asserzione conclusa ed indipendente."
"Ho scritto un sacco di cose in proposito (http://www.noiosito.it/pubbli.htm), sto
scrivendo un libro anche adesso; le consiglio le voci mappe mentali e concettuali di Wikipedia, perchè ne sono autore ed ho cercato di sintetizzarvi
il succo di fondo delle due rappresentazioni grafiche.
Un’attenta analisi degli esempi di http://map.dschola.it/ può essere
utile."
antonio dice
Salve prof.Guastavigna! La ringrazio per la sua segnalazione in merito a quanto da me scritto. Mi sarebbe davvero utile chiarire gli errori che ha rilevato nella presentazione “Le mappe della conoscenza”, magari suggerendomi un suo articolo o una fonte che giudica attendibile. Riguardo al ragionamento sul nodo padre e sul nodo filglio, è probabile che abbia mal interpretato il documento “Dossier mappe mentali e concettuali a cura dell’IRRE Lombardia” scaricabile all’ indirizzo http://old.irrelombardia.it/pubblicazioni/rivista/RE11_web.pdf . Le chiedo una conferma circa l’attendibilità di quanto riportato nel documento.
Cordialmente
Antonio
marco guastavigna dice
Non mi è chiaro a che cosa si riferisca il ragionamento sul nodo padre e sul nodo figlio. Se si riferisce alle mappe mentali, infatti, la metafora è sbagliata. Il criterio del mind mapping non è infatti la derivazione di un nodo da un altro, ma la pura associazione.
Saluti